VERSO LA PAC 2020
L'accordo raggiunto ieri sera a Bruxelles,
conclude sul piano politico il lungo negoziato alla riforma della PAC 2014-2020
ed anche al sistema dei nuovi pagamenti diretti.
Gli accordi di ieri confermano la riduzione
del budget complessivo, e per l'Italia in particolare il taglio per i pagamenti
diretti, per il meccanismo della cosiddetta convergenza esterna si attesta (a
prezzi costanti 2011) intorno al 18 per cento
Analizziamo nel dettaglio
Il nuovo sistema prevede varie forme di
pagamento che si sommano tra loro sulla medesima superficie.
Tra questi, si aggiunge sempre al pagamento
di base disaccoppiato un pagamento di inverdimento (“Greening”).
Esso spetta per tutte le superfici
aziendali a fronte di tre tipologie di impegno che prevedono in via
generale:
1 una diversificazione dei seminativi (due,
nelle aziende con seminativi compresi tra 10 e 30 ha e tre nelle aziende con
superfici a seminativo superiore a 30 ha);
2 un divieto di conversione delle foraggere
permanenti in seminativo;
3 l’obbligo, per le aziende con superficie superiore
a 15 ettari, di destinare a “focus ecologico” il 5% della superficie aziendale.
Dei 3,84 miliardi di euro totali stanziati
a regime, per i pagamenti diretti dell’Italia al greening
saranno
destinati circa 1,1 mrd di euro per anno.
Ma quante aziende saranno davvero
assoggettate a questi nuovi impegni di “inverdimento”?
In base alle prime stime, l’impatto reale
sulle aziende è molto, ridotto a causa delle varie esenzioni previste dalla
normativa.
Ad esempio, il premio spetta senza alcun
impegno alle aziende che sono al di sotto di determinate
estensioni. Poi le aziende biologiche sono
ammesse “ipso facto” al greening. Esistono poi altre forme di esenzione nel
caso di colture arboree, di colture in sommersione per una parte prevalente del
ciclo produttivo etc.
Quanto graveranno gli impegni?
diversificazione dei seminativi. In totale si tratta di poco più di 60
mila aziende (meno del 4% del totale) e di meno del 20% della SAU aziendale nazionale.
Saranno assoggettati a diversificazione meno del 30% dei seminativi italiani.
foraggere permanenti graverebbe sul 15% circa delle aziende,
coprendo la quasi totalità delle superfici a prati e pascoli permanenti (il
99,7%) e poco più di un terzo della SAU.
aree a focus
ecologico,
anche in questo caso si conferma che l’impegno in realtà grava su pochissime aziende
e per una quota di Sau molto contenuta. Infatti (v. tabella 3) si tratterebbe
di poco più del 5% delle aziende totali e circa il 30% della SAU.
Inoltre
analizziamo altri aspetti
Giovani agricoltori
Scatta per loro una “discriminazione positiva”: per incentivare
l’accesso dei giovani alla professione, ai produttori di
meno di 41 anni sarà destinato il 25% in più dei pagamenti diretti spettanti per ettaro. Oltre a questa garanzia obbligatoria,
gli Stati membri potranno facoltativamente adottare anche altre misure a loro
favore.
Zucchero e vino
Il regime delle quote per lo zucchero resterà
valido fino a settembre2017, invece che nel 2015 come previsto in precedenza.
Per quanto riguarda il vino,
l’attuale sistema che prevede i diritti d’impianto, ovvero l’autorizzazione per
poter coltivare vite, permarrà fino al 2030.
pac, POLITICA AGRICOLA COMUNE, 2014-2020, PAGAMENTI DIRETTI, AIUTI AGLI AGRICOLTORI, AIUTI COMUNITARI, GREENING, GUADAGNO
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