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Sono laureato in agraria all'Università di Bari e svolgo la libera professione. Da sempre l'agricoltura rappresenta il mio mondo, prima attraverso l'esperienza nell'azienda di famiglia e poi con l'attività professionale. Da anni mi occupo in particolare di agricoltura biologica.
Questo blog nasce dalla voglia di condividere esperienze e l'idea di un settore che vuole cambiare per tornare competitivo in Italia e nel mondo, focalizzando l'attenzione su innovazione e nuove strategie
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25 settembre 2013

verso la PAC 2020

VERSO LA PAC 2020


L'accordo raggiunto ieri sera a Bruxelles, conclude sul piano politico il lungo negoziato alla riforma della PAC 2014-2020 ed anche al sistema dei nuovi pagamenti diretti.
Gli accordi di ieri confermano la riduzione del budget complessivo, e per l'Italia in particolare il taglio per i pagamenti diretti, per il meccanismo della cosiddetta convergenza esterna si attesta (a prezzi costanti 2011) intorno al 18 per cento


Analizziamo nel dettaglio

Il nuovo sistema prevede varie forme di pagamento che si sommano tra loro sulla medesima superficie.
Tra questi, si aggiunge sempre al pagamento di base disaccoppiato un pagamento di inverdimento (“Greening”).
Esso spetta per tutte le superfici aziendali a fronte di tre tipologie di impegno che prevedono in via
generale:
1 una diversificazione dei seminativi (due, nelle aziende con seminativi compresi tra 10 e 30 ha e tre nelle aziende con superfici a seminativo superiore a 30 ha);

2 un divieto di conversione delle foraggere permanenti in seminativo;

3 l’obbligo, per le aziende con superficie superiore a 15 ettari, di destinare a “focus ecologico” il 5% della superficie aziendale.
Dei 3,84 miliardi di euro totali stanziati a regime, per i pagamenti diretti dell’Italia al greening
saranno destinati circa 1,1 mrd di euro per anno.

Ma quante aziende saranno davvero assoggettate a questi nuovi impegni di “inverdimento”?

In base alle prime stime, l’impatto reale sulle aziende è molto, ridotto a causa delle varie esenzioni previste dalla normativa.
Ad esempio, il premio spetta senza alcun impegno alle aziende che sono al di sotto di determinate
estensioni. Poi le aziende biologiche sono ammesse “ipso facto” al greening. Esistono poi altre forme di esenzione nel caso di colture arboree, di colture in sommersione per una parte prevalente del ciclo produttivo etc.
Quanto graveranno  gli impegni?

diversificazione dei seminativi. In totale si tratta di poco più di 60 mila aziende (meno del 4% del totale) e di meno del 20% della SAU aziendale nazionale. Saranno assoggettati a diversificazione meno del 30% dei seminativi italiani.
foraggere permanenti graverebbe sul 15% circa delle aziende, coprendo la quasi totalità delle superfici a prati e pascoli permanenti (il 99,7%) e poco più di un terzo della SAU.
aree a focus ecologico, anche in questo caso si conferma che l’impegno in realtà grava su pochissime aziende e per una quota di Sau molto contenuta. Infatti (v. tabella 3) si tratterebbe di poco più del 5% delle aziende totali e circa il 30% della SAU.

Inoltre analizziamo altri aspetti
Giovani agricoltori

Scatta per loro una “discriminazione positiva”: per incentivare l’accesso dei giovani alla professione, ai produttori di meno di 41 anni sarà destinato il 25% in più dei pagamenti diretti spettanti per ettaro. Oltre a questa garanzia obbligatoria, gli Stati membri potranno facoltativamente adottare anche altre misure a loro favore.


Zucchero e vino

Il regime delle quote per lo zucchero resterà valido fino a settembre2017, invece che nel 2015 come previsto in precedenza. Per quanto riguarda il vino, l’attuale sistema che prevede i diritti d’impianto, ovvero l’autorizzazione per poter coltivare vite, permarrà fino al 2030.


pac, POLITICA AGRICOLA COMUNE, 2014-2020, PAGAMENTI DIRETTI, AIUTI AGLI AGRICOLTORI, AIUTI COMUNITARI, GREENING, GUADAGNO 

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