Salute e controlli

La Direttiva CEE  2009/128/CE , recepita in Italia dal D.Lgs. 150/2012, ha istituito una serie di norme volte ad ottenere un uso più sostenibile dei prodotti fitosanitari per ridurne gli impatti negativi sulla salute umana e sull’ambiente.

Tra queste alcune norme pongono molta attenzione a definire delle linee guida più rigide circa la distribuzione dei prodotti fitosanitari e ovviamente le macchine irroratrici quale mezzo per la loro diffusione. 
Macchine non correttamente funzionanti e non tarate , oltre a rendere poco efficaci i trattamenti, possono disperdere nell’ambiente anche l’80% del prodotto fitoiatrico che può disperdersi nell’aria o sul terreno con il rischio di contaminazione superficiale o delle falde acquifere.

Come richiesto dalla Comunità Europea quindi, dal 2014 è diventato obbligatorio per tutte le aziende agricole sottoporre a “controllo funzionale” periodico le macchine per la distribuzione dei fitofarmaci utilizzate a scopi professionali.

Ma se fino allo scorso anno, tale verifica era limitata obbligatoriamente solo alle aziende che operano nell'ambito dell'agricoltura biologica e della difesa integrata,entro il 2016 tutte le attrezzature dovranno essere sottoposte a verifica e solo dopo aver superato positivamente il controllo potranno essere utilizzate per uso professionale.

Le ispezioni dovranno essere effettuate ogni 5 anni fino al 2020 e, successivamente, ogni 3. Le attrezzature nuove dovranno essere ispezionate almeno una volta entro 5 anni dall’acquisto.

Il Piano agricolo nazionale ha sostanzialmente recepito gran parte delle linee guida, utilizzando procedure per l’abilitazione dei tecnici, per l’accreditamento dei Centri prova, per il riconoscimento delle procedure standard di controllo e di regolazione nonché per le relative certificazioni.

Le sanzioni per i trasgressori arrivano fino a € 2000  per chi non effettua il controllo periodico funzionale degli atomizzatori. E la scadenza è ufficialmente per tutti il 
26 novembre 2016, salvo proroghe alle quali sembrerebbe stia lavorando il Ministero.

Inoltre è il caso di ricordare che chi effettua trattamenti deve proteggersi mediante i Dispositivi di protezione individuale. Il datore di lavoro è obbligato a fornire queste protezioni (maschera, guanti, tuta, casco, ecc) altrimenti, in base al D.Lgs 81/08 è punito con l'arresto da 2 a 4 mesi e l'ammenda fino a 6.576 euro. La legge punisce anche il lavoratore che non usi adeguate protezioni su se stesso!!!

I temi della tutela dell'ambiente e della sicurezza dei luoghi di lavoro sono di grande attualità e di notevole importanza. Siamo tutti responsabili del mondo che consegneremo ai nostri figli e dobbiamo tutti cercare di fare quanto nelle nostre possibilità perchè le cose possano migliorare. Laddove la collettività non agisce è giusto che intervengano le istituzioni segnando il percorso da seguire. 

Un po' di attenzione in più e di responsabilità per i mezzi e gli strumenti utilizzati nel proprio lavoro e per le persone che quel lavoro svolgono giornalmente saranno la base per cambiare in meglio il mondo agricolo. 
Partiamo dal nostro piccolo orticello!!!

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